Don Manfrini, prete veronese alla guida dell’Opus Dei in Italia
È veronese il nuovo Vicario regionale dell’Opus Dei per l’Italia. È don Giovanni Manfrini, 52 anni, ordinato sacerdote a Roma il 29 aprile 2017, incardinato nella Prelatura della Santa Croce e Opus Dei, fondata dallo spagnolo San Josemaria Escrivà de Balaguer.
Nel Veronese Manfrini ha la madre Sandra, a Buttapietra. Dove il fratello Giuseppe e la sorella Monica gestiscono la farmacia. Un’altra sorella, Silvia, medico, è a Roma. Don Giovanni ha frequentato le scuole medie e il liceo classico a Verona, alle Stimate. Poi, iniziati gli studi all’Università statale, di Milano, si è laureato in Giurisprudenza nel 1996 all’Università La Sapienza, di Roma, dove ha collaborato alla cattedra di Diritto privato tra il 1996 e il 1998. Ha conseguito quindi il Dottorato in Teologia morale a Roma alla Pontificia Università della Santa Croce, come riferisce una nota di opusdei.org.
Ha lavorato nel governo dell’Opus Dei in Italia: nella Delegazione di Roma, dal 1995 al 1998, e nella Delegazione di Palermo, dal 1998 al 2010. Dal 2010 al 2023 nel Consiglio Generale della Prelatura della Santa Croce e Opus Dei. Una volta sacerdote, don Giovanni si è dedicato alla cura pastorale di fedeli dell’Opus Dei a Milano e a Sesto San Giovanni, occupandosi anche di diverse attività giovanili. Negli ultimi due anni ha seguito le attività pastorali dell’Opus Dei in Liguria.
La nomina di questi giorni è a Vicario regionale per l’Italia con i suoi Consigli, Commissione regionale per gli uomini e Assessorato regionale per le donne. «Sono molto grato al nostro Prelato per la fiducia non soltanto in me, ma anche nella Commissione e nell’Assessorato regionale che aiutano il Vicario dell’Opera in Italia», ci dice al telefono don Manfrini. L’attuale Prelato dell’Opus Dei, lo ricordiamo, è monsignor Fernando Ocáriz. «Noi ci proponiamo di raggiungere il maggior numero di persone possibili con la spiritualità dell’Opus Dei, per rendere un servizio alla Chiesa, secondo le intenzioni espresse da papa Francesco. Una Chiesa “in uscita”, che speriamo sia sempre più apostolica».
L’atteggiamento con il quale don Giovanni affronta il nuovo incarico di responsabile per l’Italia dell’Opus Dei – «dal punto di vista spirituale, non organizzativo», precisa – è quello del servizio. «San Josemaria Escrivàdiceva che le cariche sono carichi, quindi chiedo la preghiera e la benevolenza per aiutarmi a svolgere questo mio ruolo».
La formazione personale e spirituale di don Giovanni Manfrini è avvenuta anche a Verona, nella Residenza Pontenavi, ora Centro culturale Pontenavi, della Fondazione Rui. Punto di riferimento per ragazzi e anche adulti secondo la spiritualità dell’Opus Dei, fondata in modo particolare sullo svolgimento rigoroso della propria professione o attività nella vita ordinaria, per tutti, fondata sulla fede cristiana. «Conosco Giovanni da tanti anni, avendo svolto il percorso formativo insieme», diceSergio Rossi, genovese, medico del lavoro, attuale direttore del Centro culturale Pontenavi. «Siamo tutti molto contenti per la sua nomina a Vicario per l’Italia. Don Giovanni è un’ottima persona, un uomo molto accogliente e molto affabile, che sa stare con le persone e vuole bene alle persone e questo è molto importante». Un veronese, dunque, don Manfrini, alla guida italiana dall’Opus Dei, fondata da quel don Josemaria Escrivà de Balaguer – morto nel 1975 e canonizzato nel 2002 da papa Giovanni Paolo II – che, sulle sue origini, faceva menzione di una sua mezza goccia di sangue veronese.
(Enrico Giardini, 15/05/23, L’Arena)
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