La nuova edizione critica di Amici di Dio
Per un napoletano una persona che osserva una puntualità molto precisa, ha qualche problema psichico; mentre dire “non mi far perdere tempo” è un’offesa. Ma, leggendo le omelie di San Josemaría, anche un napoletano si convince che la puntualità e il buon uso del tempo sono un modo di mettere in pratica la volontà di Dio. A parte il fatto che nella cultura napoletana, anche se la fretta non è apprezzata, è insita la capacità di raggiungere l’obiettivo in poco tempo e con poco sforzo…
Ma non divaghiamo, l’aspetto dell’insegnamento di San Josemaría che colpisce è l’idea di fondo dell’unità di vita, cioè considerare che non c’è una dimensione della vita umana che non abbia relazione con il rapporto con Dio.
Quel poco di formazione cristiana che avevo prima di conoscere l’Opus Dei era di tipo devozionale: dedicare a Dio alcuni momenti e poi pensare ai fatti miei, possibilmente onestamente. Invece San Josemaría mi ha fatto scoprire che la vita cristiana è un poema d’amore in cui tutto mi parla di Gesù, senza escludere nulla: dall’impegno professionale, all’innamoramento, dall’amicizia al divertimento e così via… D’altra parte basta leggere il Nuovo Testamento per convincersi che così stanno le cose, semmai rabbrividendo quando nell’Apocalisse si parla della tiepidezza.
La predicazione di San Josemaría ha un ottimo supporto non solo nel famoso Cammino ma anche nei libri che raccolgono le sue omelie: è da poco apparsa la nuova edizione critica di Amici di Dio, contenente il suo insegnamento sulla vita pratica del cristiano, dal lavoro professionale alla preghiera e, appunto, dalla puntualità al buon uso del tempo.
Stavolta il volume è arricchito da un’introduzione del Prelato dell’Opus Dei, mons. Fernando Ocariz, che ha il dono di una prosa teologicamente efficace: ogni parola è al posto giusto e aggiunge un significato essenziale al discorso. A questa si aggiunge una relazione storico-critica del professor Antonio Aranda di sessanta pagine ricche di preziosi dati e osservazioni. E’ riportata anche l’introduzione del Beato Alvaro Del Portillo alla prima edizione, del dicembre 1977, che risente del vibrante clima che accompagnò la morte del Fondatore avvenuta due anni prima.
Uno sguardo all’indice offre un’idea della ricchezza e della completezza degli argomenti trattati. Leggere il libro non sostituisce ma consente di compiere per proprio conto degli esercizi spirituali. Vengono trattati tutti gli aspetti della vita quotidiana. Non a caso la prima omelia ha come titolo “La grandezza della vita quotidiana”.
La prosa è di gran semplicità ma gli argomenti trattati sono fondamentali. Mentre Cammino ti fa sussultare ogni tre o quattro punti, in queste omelie San Josemaría ti prende per mano e ti fa scoprire dolcemente il fondamento evangelico di ogni giornata della nostra vita.
(Pippo Corigliano, 22/11/20)
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