Un santo nella tesi e la nonna si laurea
Laurearsi a 61 anni, già nonna di 3 nipoti. L’ha fatto la signora Concetta di Palermo, per tutti Cettina: «Dico sempre che il giorno in cui i figli hanno preso la patente ho conquistato la mia indipendenza. Sono tornata sui libri, abbandonati quando frequentavo Economia all’Università, e mi sono iscritta a Lettere moderne».
Per la tesi di laurea, in Antropologia culturale, ha scelto la figura di san Josemaría Escrivá, fondatore dell’Opus Dei. «Da qualche anno frequentavo le attività di formazione cristiana organizzate dalla Prelatura e andavo conoscendo sempre più a fondo il pensiero di Escrivá attraverso i suoi insegnamenti sul cercare Dio nelle cose di ogni giorno. Proprio mentre leggevo alcune sue considerazioni che avevo annotato su un’agenda mi è venuta l’idea di fare la tesi su di lui. Mi colpiva il suo modo di pensare la quotidianità: san Josemaría è stato un precursore del Concilio Vaticano II sul ruolo dei laici nella Chiesa e nella società».
Al colloquio con il relatore emerge che anche lui è già nonno, e accetta di seguire la tesi anche se ha già molti studenti. «Quando gli ho proposto l’argomento ha condiviso la scelta di un tema così serio: “Il santo della vita ordinaria”, la definizione che san Giovanni Paolo II diede di Escrivá». L’esito? «Un bel 110 ha chiuso finalmente la mia carriera universitaria».
(Anna Sartea, 10/09/20, Avvenire)
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