Il Vangelo è speranza che non delude : il messaggio di Papa Francesco ai giovani del Congresso UNIV 2025

Papa Francesco - fotografiePapa Francesco ai giovani dell’UNIV 2025: “Portate nel mondo il Vangelo, speranza che non delude”. Il Pontefice invita alla fede, alla carità e alla speranza in occasione del
Congresso internazionale e del Giubileo.

In occasione del Congresso Internazionale UNIV 2025, in corso a Roma dal 12 al 20 aprile, Papa Francesco ha rivolto un sentito messaggio ai giovani partecipanti, incoraggiandoli a vivere con entusiasmo la fede cristiana, in un momento particolarmente significativo: l’Anno Santo 2025 e il centenario dell’ordinazione sacerdotale di san Josemaría Escrivá, fondatore dell’Opus Dei.

“¡Cuántos motivos para dar gracias a Dios y seguir caminando entusiastas en la fe, diligentes en la caridad y perseverantes en la esperanza!” scrive il Pontefice, richiamandosi alla prima Lettera ai Tessalonicesi (1 Ts 1,3), in una triplice chiave: fede, carità e speranza.

Il contesto del Congresso UNIV e l’Anno Santo 2025
Il Congresso UNIV, fondato nel 1968 e promosso da iniziative legate all’Opus Dei, riunisce studenti universitari da tutto il mondo per una settimana di riflessione, pellegrinaggio e formazione spirituale. Quest’anno assume un valore particolare per la coincidenza con il Giubileo e con l’anniversario di san Josemaría, ordinato sacerdote nel 1925.

Papa Francesco ha colto questa doppia ricorrenza come opportunità per rilanciare un messaggio centrale del Giubileo: la speranza cristiana come forza trasformatrice della storia personale e collettiva. Nel suo messaggio, infatti, sottolinea: “Que este tiempo de peregrinación y encuentro fraterno los impulse a llevar a todos el Evangelio de Jesucristo, muerto y resucitado, como anuncio de la esperanza que realiza las promesas, conduce a la gloria y, fundamentada en el amor, no defrauda” (cf. Bula Spes non confundit, 2).

Con queste parole, il Papa invita i giovani ad essere messaggeri del Vangelo, portatori di un annuncio che si fonda su una speranza viva, salda, fondata sull’amore e aperta alla gloria futura.

Il richiamo all’intercessione: “Non dimenticate di pregare per me”
Come spesso accade nei messaggi ai giovani, Papa Francesco conclude con una richiesta personale, che è anche un gesto di comunione spirituale: “Y les pido, por favor, que no se olviden de rezar por mí”. Un invito che assume un significato particolare in questo periodo, considerando le recenti notizie sulla sua salute.

Papa Francesco: salute e attività aggiornate al 12 aprile 2025
Dopo il recente ricovero al Policlinico Gemelli per un’infezione respiratoria, il Papa è tornato a Santa Marta e sta progressivamente riprendendo le sue attività. Sebbene continui a mantenere ritmi ridotti per favorire la convalescenza, segue con attenzione le celebrazioni giubilari e invia frequentemente messaggi scritti o video a eventi ecclesiali e sociali.

In questi giorni, il Pontefice ha anche:

– confermato la sua presenza alla Messa del Giovedì Santo in San Giovanni in Laterano,
– ricevuto in udienza alcuni rappresentanti della Curia e delegazioni di pellegrini,
– e lanciato un nuovo appello alla pace in Medio Oriente, tema ricorrente nei suoi discorsi più recenti.

La sua voce, anche se meno presente dal vivo, continua a risuonare forte attraverso lettere e messaggi come quello rivolto ai giovani del Congresso UNIV.

Riflessioni: giovani e speranza in una società incerta
Il messaggio di Papa Francesco si inserisce in un contesto globale segnato da tensioni internazionali, crisi climatica, incertezze economiche e sfide tecnologiche, inclusa l’intelligenza artificiale. In questo scenario, la speranza non è evasione, ma radicamento nel Vangelo e impegno attivo per costruire un mondo più umano e giusto.

Il richiamo del Papa ai giovani a essere “entusiasti nella fede, diligenti nella carità, perseveranti nella speranza” si traduce così in un progetto educativo e spirituale: formare una generazione capace di pensiero critico, di azione solidale e di visione trascendente.

(Paolo Centofanti, 12/04/25, Fede e Ragione)

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