Udienza ai pellegrini convenuti per la canonizzazione di san Josemaría
Carissimi Fratelli e Sorelle!
1. Con gioia vi rivolgo il mio cordiale saluto, all'indomani della canonizzazione del beato Josemaría Escrivá de Balaguer. Ringrazio S.E. Mons. Javier Echevarría, Prelato dell'Opus Dei, per le parole con cui si è fatto interprete di tutti i presenti. Saluto con affetto i numerosi Cardinali, Vescovi e sacerdoti che hanno voluto prendere parte a questa celebrazione.
Questo festoso incontro unisce una grande varietà di fedeli, provenienti da tanti Paesi e appartenenti ai più diversi ambiti sociali e culturali: sacerdoti e laici, uomini e donne, giovani e anziani, intellettuali e lavoratori manuali. E' questo un segno dello zelo apostolico che ardeva nell'anima di San Josemaría.
2. Nel Fondatore dell'Opus Dei spicca l'amore per la volontà di Dio. Esiste un criterio sicuro di santità: la fedeltà nel compiere la volontà divina fino alle ultime conseguenze. Su ciascuno di noi il Signore ha un progetto, ad ognuno affida una missione sulla terra. Il santo non riesce neppure a concepire se stesso al di fuori del disegno di Dio: vive soltanto per realizzarlo.
San Josemaría fu scelto dal Signore per annunciare la chiamata universale alla santità e per indicare che la vita di tutti i giorni, le attività comuni, sono cammino di santificazione. Si potrebbe dire che egli fu il santo dell'ordinario. Era infatti convinto che, per chi vive in un'ottica di fede, tutto offre occasione di un incontro con Dio, tutto diviene stimolo alla preghiera. Vista così, la vita quotidiana rivela una grandezza insospettata. La santità si pone davvero alla portata di tutti.
[traduzione
dallo spagnolo]
3. Escrivá de Balaguer è stato un santo dalla grande
umanità.
Tutti quelli che ebbero a che fare con lui, di qualsivoglia cultura o condizione
sociale, lo hanno sentito come padre, consegnato totalmente al servizio degli
altri, perchè era convinto che ogni anima fosse un tesoro meraviglioso;
infatti ogni uomo vale tutto il sangue di Cristo. Questa attitudine al servizio
è palese nella sua dedizione al ministero sacerdotale e nella magnanimità
con la quale ha dato impulso a tante opere di evangelizzazione e promozione
umana a favore dei più poveri.
Il Signore gli capire profondamente il dono della nostra filiazione divina. Egli ha insegnato a contemplare il volto tenero di un Padre nel Dio che ci parla attraverso le diverse vicissitudini della vita. Un Padre che ci ama, che ci segue ad ogni passo e ci protegge, ci capisce e spera da ognuno di noi la risposta dell'amore. La considerazione di questa presenza paterna, che lo accompagna per ogni dove, da' al cristiano una fiducia irrefragabile; in ogni momento deve confidare nel Padre celeste. Mai si sente solo ne' ha paura. Nella Croce - quando essa si presenta - non vede un castigo ma una missione affidatagli dallo stesso Signore. Il cristiano è necessariamente ottimista, perchè sa che è figlio di Dio in Cristo.
[traduzione
dall'inglese]
4. San Josemaría fu profondamente convinto che la vita cristiana
implica una missione ed un apostolato: siamo nel mondo per salvarlo con Cristo.
Egli amò il mondo appassionatamente, con un "amore di redenzione"
(cfr. Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 605). Proprio per questa ragione
i suoi insegnamenti hanno aiutato così tanti fedeli cristiani ordinari
a scoprire il potere redentivo della fede, la sua capacità di trasformare
la terra.
Questo è
un messaggio che ha abbondanti e gravide implicazioni per la missione evangelizzatrice
della Chiesa. Essa favorisce la cristianizzazione del mondo "dal di dentro",
mostrando che non ci
può essere conflitto tra la legge divina e le attese dell'autentico
progresso umano. Questo santo prete pensava che Cristo doveva essere l'apice
di tutte le attività umane (Cfr. Gv, 12:32). Il suo messaggio spinge
i cristiani ad agire nei luoghi in cui la società futura viene plasmata.
Dall'attiva presenza dei laici in tutte le professioni e nelle più
avanzate frontiere dello sviluppo può solo venire un contributo positivo
al rafforzamento di quell'armonia tra fede e cultura che è uno dei
maggiori bisogni del nostro tempo.
[traduzione
dal francese]
5. San Josemaría Escrivá ha speso la propria vita al
servizio della Chiesa. Nei suoi scritti, i preti, i laici che seguono le strade
più diverse, i religiosi e le religiose, trovano una fonte stimolante
d'ispirazione. Cari Fratelli e Sorelle, imitandolo con una apertura di spirito
e di cuore, nella disponibilità a servire la Chiesa locale, contribuite
a dare forza alla "spirito di comunione" che la Lettera apostolica
Novo millennio ineunte indica come il fine più importante dei nostri
tempi. (cf. nn. 42-45).
Mi è gradito concludere con un richiamo alla festa liturgica di questo giorno, Nostra Signora del Rosario. San Josemaría ha scritto un bell'opuscolo intitolato Il Santo Rosario, che prende ispirazione dall'infanzia spirituale, disposizione di spirito propria di coloro che vogliono raggiungere un totale abbandono alla volontà divina. Di tutto cuore, affido oggi tutti voi alla protezione materna di Maria, così come le vostre famiglie, il vostro apostolato, ringraziandovi per vostra presenza.
6. Ringrazio ancora una volta tutti i presenti, specialmente quelli venuti da lontano. Vi invito, carissimi Fratelli e Sorelle, a recare dappertutto una chiara testimonianza di fede, secondo lesempio e linsegnamento del vostro santo Fondatore. Vi accompagno con la mia preghiera e di cuore benedico voi, le vostre famiglie e le vostre attività.
(C) Per le traduzioni dallo spagnolo, inglese e francese di Totus tuus network. Liberamente diffondibili, nessun diritto riservato :-)