Io ebreo e il beato
«Molti concetti del beato Josemaría evocano la tradizione talmudica e mostrano la sua profonda conoscenza del mondo ebraico, nonché il suo amore appassionato, come lui stesso soleva ripetere, per due ebrei: Gesù e Maria». Quella dell'ex rabbino capo del Cile, Angel Kreiman, è stata una delle comunicazioni più seguite dal pubblico durante il congresso internazionale per il centenario della nascita di Escrivá.
Kreiman, vicepresidente internazionale del Consiglio mondiale delle sinagoghe, ha parlato del concetto di lavoro nella tradizione talmudica e nella predicazione di Escrivá, spiegando un punto centrale della tradizione ebraica. «Il lavoro non è un castigo ma un dovere dell'uomo, una benedizione di Dio che permette di godere del Shabat ed essere a immagine e somiglianza di Dio». Per Kreiman la stessa centralità del lavoro si ritrova negli insegnamenti di Escrivá, che fin dagli inizi vide il lavoro come vocazione originaria dell'uomo e benedizione di Dio.
«Una delle principali battaglie pacifiche da vincere è incontrare Dio nelle occupazioni ordinarie e servire gli altri attraverso il lavoro», ha spiegato il rabbino. In ebraico «la parola lavoro si applica anche al culto religioso. Per cui si intende l'adorazione come lavoro santo e, a sua volta, il lavoro come santa adorazione». Analogamente, il beato Escrivá «non si stancava di ripetere la necessità di trasformare ogni lavoro in orazione». Altra "sintonia" con l'ebraismo: quando Escrivá insegna che «vocazione dell'uomo è servire Dio attraverso il lavoro creativo, perfezionando ogni giorno la creazione attraverso il proprio perfezionamento nel lavoro».
Kreiman è contento dell'incontro interreligioso di preghiera per la pace, ad Assisi il 24 gennaio. «Ci aiutano a ricordare che tutti noi abbiamo un Padre comune».
Dal 1994 Kreiman presiede una fondazione per il dialogo interreligioso e lo studio congiunto ebraico-cristiano intitolata alla moglie Susy, assassinata nell'attentato terroristico di quello stesso anno contro l'Ufficio centrale della comunità ebraica per il lavoro, a Buenos Aires. Kreiman, eletto ad agosto nell'esecutivo della Confraternita ebreo-cristiana internazionale, cooperatore dell'Opus Dei, ha ricordato con gratitudine quelle persone dell'opera che sostennero i suoi studi e la sua vocazione, e lo stesso fecero con altri rabbini.