"Un
santo della vita ordinaria"
Il
«santo dellordinario», dice il Papa
di Josemarìa Escrivà. Lo spiega ad una "folla
straordinaria" per imponenza, compostezza e raccoglimento.
I circa 200 mila di ieri mattina, quasi tutti fedeli o
simpatizzanti dellOpus Dei, hanno impressionato
gli osservatori forse più dei 300 mila di domenica.
E
per la maggioranza giovani. Convenuti per la prima messa
di ringraziamento della canonizzazione, celebrata dal
prelato dellOpus Dei, Javier Echevarria. Alla messa
è seguita ludienza papale. Non si era mai
verificata unaffluenza tale di folla allindomani
di una canonizzazione o di una beatificazione.
Soddisfatto
del nuovo bagno di folla per la testimonianza così
visibile di fede, il Pontefice ha voluto che linsolita
e vistosa cornice accompagnasse il suo incontro con un
ospite di grande rilievo il patriarca ortodosso di Romania,
Teoctist, arrivato ieri in fine mattinata direttamente
dallaeroporto in piazza S. Pietro.
Unaccoglienza
ed un clima difficilmente dimenticabili per il patriarca
tutto vestito di bianco, a differenza degli altri patriarchi
bizantini che vestono di nero. Teoctist lo aveva accolto
a Bucarest nel 99 per il suo primo viaggio in un
paese a maggioranza ortodosso. Nel suo discorso, il Papa
ha parlato della necessità di «purificare
la memoria», ossia di riconoscere i peccati del
passato alla base delle divisioni tra le Chiese.
Parlando
del fondatore dellOpus Dei, Giovanni Paolo II lo
ha definito «un santo della vita ordinaria, capace
con la sua vita e il suo insegnamento di svelare la grandezza
insospettata della vita quotidiana, che diviene così
strada aperta a tutti». Osservando la folla sterminata
giunta da oltre 80 nazioni, il Pontefice ha ravvisato
in quella diversità linguistica, culturale e professionale
il «segno dello zelo apostolico che ardeva nellanima
di san Josemarìa».