"Grazie
a lui ora amo le rinunce"
Intervista
a Leonardo Mondadori.
D
- Anche Leonardo Mondadori alla canonizzazione del Fondatore
dellOpus Dei. Perché?
R
- Questi sono momenti individuali in cui bisogna partecipare
per dare una testimonianza In un mondo che non va da nessuna
parte, ecco io trovo qui oggi, e in questa figura, il
Fondatore dellOpus Dei, delle indicazioni precise
per la mia vita".
D
- Nel suo libro, «La Conversione», scritto
insieme a Vittorio Messori, emerge chiaramente che lei
ha trovato la fede cattolica grazie anche allesempio
di Escrivá. E vero?
R
- Sì, nel Beato Escrivá che il Papa ha proclamato
santo, ho trovato certamente un aiuto per la mia conversione.
D
- Che tipo di aiuto ha avuto?
R
- Leggendo le sue parole emerge una fede molto più
forte, molto più ferma, non la fede come dicono
gli anglosassoni del tipo io sono cristiano però
non parlatemi di Chiesa, non parlatemi di fede. Invece,
nellinsegnamento del Beato Escrivá cè
proprio la totalità della lectio cattolica. E daltra
parte anche alcune indicazioni per un mondo doggi
che dovrebbe imparare a dire di no. Oggi è positiva
una testimonianza, come quella di Escrivá, che
insegna tra laltro anche a dire di no».
D
- Imparare a dire di no a che cosa? Può fare un
esempio?
R
- No alle tentazioni, sì alle rinunce. Ad esempio,
anche se può sembrare banale, Escrivá mi
ha insegnato, tra laltro, la rinuncia a corteggiare
la donna daltri: ebbene, questo è un no.
Come ce ne possono essere tanti altri. E una piccola
croce che bisogna imparare a portare: ed Escrivá
ce lo insegna. Ma è anche così bello portare
le croci, aiuta a capire, a sentirsi, attraverso questo
sacrifici, più vicini al Padre».
D
- Perché Escrivá e lOpus Dei suscitano
ancora sospetti da parte di molti osservatori e persino
anche tra gli stessi cattolici?
R
- Perché tutte le cose di successo della Chiesa
cattolica devono essere colpite. E sempre stato
così in passato, lo è ancora oggi: ma il
cammino della Chiesa non per questo si interrompe. Anzi...