Il
marine diventato uomo d'affari: "Per me lui è
un esempio"
ROMA
- Il pio pellegrino Paul Behrends ridiscende via della
Conciliazione. Non ha spillette né bisacce né
scarpe comode. Ma un paio di mocassini lucidi, una cravatta
con i cagnolini e un completo grigio da businessman
(lo è) con un fisico da marine (lo era) e tre
portaborse-consiglieri.
Di
più: somiglia a George W. Bush, sembra un parente
(non lo è). Fa il consultant a Washington D.C.
Che sarebbe consulente, ma così non rende lidea.
«Mi occupo di difesa nazionale e di politica»,
aggiunge lui e questo rende. Specializzazione in relazioni
internazionali e crisi diplomatiche. Non dà altre
spiegazioni. Dice però, volentieri, che è
iscritto allOpus Dei dal 1989. «Perché
ho pensato che Escrivá fosse un buon esempio
da seguire nella mia vita». Come? «Tengo
Dio in mente e spero che il mio lavoro renda la gente
felice».
Paul,
moglie e tre figli (rimasti in Germania da amici), è
un lieutenant colonel del corpo dei marines. Ora è
un riservista. «Sì, in teoria in caso di
attacco allIraq potrebbero richiamarmi in servizio.
Ma non vado bene, ho messo su pancia». Ride. «Sono
grandi le sfide che il nostro Paese affronta nel mondo».
Essere devoto di Josemaría Escrivá, spiega,
aiuta a «prendere buone decisioni». Punto.
«Cerco di essere un buon amico per la gente con
cui lavoro, di essere professionale e gentile, non cinico.
Prego. Semplice? La regola di Escrivá lo è,
applicarla non è facile».
Pure
lui in pellegrinaggio qui a Roma. Joan Gaspart, 57 anni,
presidente della squadra di calcio del Barcellona, immobiliarista
e proprietario della catena alberghiera Husa. Cosa cè
di più lontano dalla foto classica del parrocchiano?
Gaspart è devoto di Madre Teresa e di Escrivà.
Come mette in pratica gli insegnamenti del santo spagnolo,
il ricco catalano? «La santità non centra
con i soldi, essere ricco o povero non cambia per lOpera.
Limportante è essere una buona persona
che ogni giorno cerca di migliorarsi».
Gaspart
è un grande benefattore delle suore che assistono
i poveri. «Vedo che differenza cè
tra la gente che dorme nei miei hotel di lusso e chi
non ha niente. Un po' santo anche io? No, sono terribile».
Il patron del Barca è venuto con la moglie Maria
Asuncion, i 5 figli (educati in scuole Opus Dei), generi,
nuore e nipoti, 20 in tutto. Si può seguire il
santo Josemaría anche nel calcio? «No,
col football la santità non centra niente,
è impossibile».