"Sono
qui perché era fenomenale"
Roma
In treno, in nave, con ogni mezzo hanno raggiunto
Roma, ma «senza nessuna fatica» per partecipare
alla canonizzazione di Jose Maria Escrivà, del
santo che «non ha inventato niente, ma ha solo
riscoperto la vera vita cristiana».
Per
questo i suoi sostenitori, accorsi a migliaia dalla
Spagna, lo considerano «fenomenal», come
lOpus Dei, lObra alla quale molti di loro
appartengono. Odore di lacca per capelli, accessori
in tinta coi vestiti nuovi per le donne, completi blu
o neri per gli uomini, bimbi e bimbe vestiti come in
collegio.
Circa
3 mila gli spagnoli che da piazza San Pietro hanno raggiunto
lomonima stazione ferroviaria e hanno preso posto
su 3 treni straordinari alla volta di Civitavecchia
per imbarcarsi sulle navi a bordo delle quali sono arrivati
sabato. Silenziosi, composti, puntuali con al collo
un foulard, di colore diverso a seconda del treno da
prendere, al pranzo al sacco sulle panchine della stazione
hanno preferito una comoda sosta al bar per poi raggiungere
il binario.
Tantissime
anche le coppie di anziani e più letà
saliva più leleganza aumentava scivolando
su abiti neri, adornati da perle e spille doro.
Miguel, 52 anni, ingegnere di Madrid, è venuto
a Roma con moglie e 4 figli di 7, 5, 4 e 2 anni. «I
bambini sono stati tutti molto tranquilli dice
sorridendo . Siamo molto felici, sono da 30 anni
nellOpus Dei».
Quando
gli si domanda il perchè, Miguel con un sorriso
ancora più aperto replica subito: «Perchè
è fenomenal. Perchè Escrivà ha
un carisma molto grande, è il meglio del mondo.
Non sè inventato niente, ma ha riscoperto
la vera vita cristiana, non solo per i sacerdoti, ma
per tutte le persone. Escrivà è stato
come chi ha scoperto lAmerica, ma lAmerica
esisteva già, quindi non ha inventato nulla.
Come è stato il viaggio in nave? Tutto bene,
nessuna fatica».
Lo
spirito allegro su cui il fondatore dellOpus Dei
ha sempre insistito è laspetto che più
affascina Pilar, 64 anni, venuta da Madrid col marito
Francisco di 70 e altri amici: «Non è stato
faticoso, abbiamo visto la cerimonia dai maxischermi.
Sono nellOpus Dei da 6 anni, ho scelto di starci
anche per la formazione che dà». E mentre
i pellegrini continuavano a salire sui vagoni, è
arrivato anche un prelato austero e raffinato, seguace
di Escrivà anche nella forma: sotto la tonaca,
una camicia bianca e ai polsini i gemelli doro.