Al
porto di Civitavecchia lanteprima della festa
Uno
stuolo di fedeli. Un nugolo di pellegrini quello che a
partire dalle 6.30 di ieri ha inondato lo scalo marittimo.
Un fiume di ottomila fedeli, i fedeli di San Josemaria
Escrivà, giunti in porto ospitati su sette navi-albergo
battenti bandiera spagnola.
E
la cronaca parla di una giornata unica, da record storico
sia per il numero dei pellegrini sia, soprattutto, per
le navi presenti contemporaneamente nello scalo portuale:
ventitré tra imbarcazioni da crociera, passeggeri
e merci.
Ma l'invasione, pacifica e contenuta, non hanno creato
problemi alle forze dell'ordine che hanno lavorato sodo
soprattutto per accompagnare gli spagnoli sui bus navetta
messi a disposizione dall'Autorità portuale per
la spola tra il porto e la stazione.
Qui
ad attenderli otto treni speciali (oltre ai giornalieri)
e cinquantacinque pulman, tutti diretti verso la Capitale
dove questa mattina il sacerdote, fondatore dell'Opus
Dei, sarà canonizzato. Ottima la sinergia tra Authority
e Capitaneria di porto: il programma di scaglionamento
delle imbarcazioni ha dato i risultati sperati. Non tutti
i fedeli, comunque, hanno lasciato Civitavecchia. Una
modesta fetta di spagnoli è rimasta infatti in
una città entusiasta, inebriata dall'allegria dei
pellegrini, alla massa dei quali si sono aggiunti migliaia
di altri crocieristi giunti in porto nella stessa mattina.
L'assalto a bar e pizzerie del centro è stato inevitabile.
Gettonati
anche i negozi di abbigliamento e quelli di souvenir dove
i pellegrini hanno fatto scorte per la partenza prevista
per il tardo pomeriggio di domani. Civitavecchia, dunque,
ha retto bene all'urto, regalando ai fedeli di Escrivà
anche momenti di spettacolo e di divertimento curati per
la giornata di ieri dall'Autorità portuale.
Grandiosa
la festa palco allestito alla Marina: per allietare i
pellegrini di ritorno dal Vaticano musica e balli contemporanei
racchiusi in "Suoni mediterranei" con Massimiliano
Barbato e poi, a seguire, la compagnia di danza "Kustracodan"
con "Lost in the dance", il tutto presentato
dal giornalista Rai, Renato Giordano.
Ma
la vera manifestazione, quella con cui Civitavecchia si
candida a rimanere per sempre nel cuore degli spagnoli,
sarà l'odierna intitolazione della banchina 12
bis al Santo Josemaria Escrivà con tanto di targa
fatta realizzare dal presidente dell'Authority, Gianni
Moscherini. La cerimonia, che sarà officiata dal
Vescovo Monsignor Girolamo Grillo, avrà inizio
alle 18 e fino alle 20.30 gli spagnoli godranno di uno
spettacolo unico, tra musiche, balli e canti messicani,
andalusi ed argentini che culmineranno alle 20,30 con
la magia dei fuochi d'artificio.
Una
festa con tutti i crismi, dunque, organizzata direttamente
dall'Opus Dei che presenzierà all'inaugurazione
con alti prelati. E Civitavecchia come ricambierà?
Con le autorità civili e militari in alta uniforme,
e soprattutto con un annullo postale speciale realizzato
dal colonnello Antonio Dolgetta su commissione dell'Authority
che i fedeli potranno acquistare direttamente sulla banchina
insieme a cartoline ricordo in cui l'immagine di San Escrivà
domina il porto di Civitavecchia.
Una
giornata che rimarrà a lungo nella memoria della
popolazione che ha accolto con entusiasmo i pellegrini
provenienti da tutte le parti della Spagna. Civitavecchia
ha partecipato alla festa e oggi si appresta a vivere
unaltra giornata straordinaria con lintitolazione
della banchina 12 al santo spagnolo.