L'invasione
è cominciata, ecco gli Escrivá boys
Linvasione
è cominciata: sono già moltissimi i ragazzi
del beato Josemaria Escrivá de Balaguer che ieri
sono atterrati a Fiumicino. Giovani e giovanissimi arrivati
dalla Spagna, dal Brasile, dallArgentina e dalla
Colombia, quasi nessuno di loro aveva mai visto Roma prima,
e sono felici di vivere questa avventura. Conosceranno
la città, avranno nuovi amici e assisteranno al
grande evento, la canonizzazione del fondatore dell'Opus
Dei. Visi sorridenti, carini, timidi, tra i 18 e i 26
anni.
Si
raccontano e si criticano. Fumano, dicono, ma nessuno
ha mai provato uno spinello; le ragazze si truccano e
si tingono i capelli, i ragazzi preferiscono i jeans alla
cravatta. In comune lattesa e lemozione per
levento. Il che, in realtà, li rende un po
diversi dai loro coetanei. Cè chi va a Messa
tutti i giorni e chi, confessa di non andarci sempre ma
ci sta provando, definiscono difficile, ma da apprezzare,
la morale sessuale della Chiesa.
Cè
Emanuele, 22 anni, già laureato in scienze politiche,
che suona e colleziona spartiti antichi, soprattutto di
stornelli romaneschi. O Isabelle, 24 anni, che a luglio
si laurea in Scienza dell'educazione e ama recitare e
ballare: ha anche fatto dei corsi, ma ora per l'università
deve frenare. O Annalisa, sorridente mamma napoletana
di 26 anni, che tra gli hobby mette anche il cinema di
Nanni Moretti e i dolci. «Faccio un profiterol alla
crema di limone - dice - che i miei amici adorano».
La
Tv la vedono «poco» o «molto poco».
Quasi tutti seguono i Tg, con una divisione abbastanza
equa tra Rai1 e Tg5, ma Annalisa ama il Tg3 e vede programmi
come Sciuscià o simili, anche se Santoro «mi
innervosisce». Santoro piace a Chiara, 24 anni,
sesto anno di medicina, che apprezza pure Porta a porta,
ma non Costanzo. Per i Tg, «anche quelli di opposizione»,
si esprime Miguel. Emanuele ci aggiunge "Striscia",
Bruno è anche per "Quark" e la Formula
1.
Tutti,
ogni tanto, vedono un film, magari affittando la cassetta.
Come modello al quale ispirarsi, molto indicati i genitori,
per le scelte che hanno compiuto, per la coerenza. Ma
ci sono anche Gesù e San Giuseppe, «capace
di essere padre e di amare nell'umiltà»,
la Madonna ed Escrivá. Leggono autori classici
e moderni, opere di teatro, «e la sera se non c'è
da studiare, cioè quasi solo il sabato, il fidanzato,
gli amici, a volte i genitori».
Non
andrebbero a un girotondo, «perchè - spiega
Chiara, e trova consensi - non è una forma di protesta
che mi piace. È una cosa a effetto, ma manca la
proposta». Per Emanuele, «dipende dall'istituzione
bersaglio», per Bruno «dalla motivazione,
se è buona...»; e Miguel cita e ricorda il
G8. Difficile, «e certo la società non aiuta»,
ma da rispettare appare la morale sessuale della Chiesa
cattolica, che vieta i rapporti prematrimoniali. «È
una deviazione dalla cultura dominante, ma siamo persone
in carne ed ossa», dicono un pò tutti.
«Ma
c'è da dire che è un ideale alto, vale la
pena impegnarsi», sostiene Nadine, e per Chiara
«è una cosa bella e da condividere con il
fidanzato», anche se «difficile non solo da
vivere, ma anche parlarne con gli amici». Ragazzi
pronti al grande evento che culminerà lunedì.
Oggi, intanto, per la città e chi la vive cominciano
i disagi: dalle 14 fino alla fine delle celebrazioni di
lunedì mattina le auto non potranno circolare e
fermarsi nell'area del Vaticano, compresa tutta piazza
Pio XII e via della Conciliazione e altre strade e piazze.
Intorno allarea bus navetta, altre 50 linee di bus
saranno deviate.