Seminatori
di pace e di gioia
Monsignor
Javier Echevarría ha conferito, il giorno 6 ottobre,
lordinazione sacerdotale a 24 diaconi dellOpus
Dei, provenienti da 13 Paesi. Hanno assistito alla cerimonia,
che ha avuto luogo nella Basilica di SantEugenio
a Roma, circa duemila persone, tra cui molti familiari
e amici dei nuovi sacerdoti.
15
ottobre 2001. Nel corso dellomelia il Prelato dellOpus
Dei ha ricordato che tutti i cristiani devono essere come
piaceva ripetere al beato Josemaría seminatori
di pace e di gioia, la pace e la gioia che ci sono state
date da Gesù. E unesigenza che
ha assunto particolare evidenza dal momento in cui, nelle
scorse settimane, abbiamo assistito a tragici atti terroristici
che hanno turbato il mondo e che malauguratamente continuano
a ripetersi in altri paesi dove purtroppo non fanno neanche
più notizia.
Ai sacerdoti, poiché sono mediatori tra Dio
e gli uomini, ha detto il prelato dellOpus
Dei spetta in modo particolare il compito di diffondere
questo messaggio di pace e di gioia soprannaturali nel
mondo intero. Potete farlo specialmente attraverso il
sacramento della Penitenza, ove Cristo, attraverso il
sacerdote, si china su ogni anima per guarirla e per restituirle
la pace.
Ha
invitato i presenti a pregare per la pace, una delle intenzioni
che albergano nel profondo del cuore del Papa in questi
momenti; vi ricordo che il Santo Padre ha recentemente
invitato i cattolici a recitare quotidianamente il santo
Rosario, durante il mese di ottobre, per la pace nel mondo.
Giuseppe
Maria La Porte, uno dei nuovi sacerdoti
Giuseppe Maria La Porte è nato in una famiglia
numerosa di Madrid. In questi momenti gioiosi gli viene
in mente che è nella sua famiglia dove ha imparato
a interessarsi degli altri : "I miei genitori mi
hanno insegnato a vivere pensando agli altri, che è
proprio ciò che devono fare i sacerdoti".
I
genitori di Giuseppe Maria hanno sempre saputo armonizzare
leducazione dei loro nove figli con il lavoro e
le opere di volontariato. Attualmente sua madre si prende
cura dei malati presso lospedale Ramón y
Cajal, e suo padre ha collaborato con una ONG che distribuisce
generi alimentari tra i non abbienti e con unaltra
che offre assistenza a domicilio a poveri e malati.
Tale
il padre, tale il figlio, dice il proverbio. Nella famiglia
La Porte i figli dimostrano che è proprio vero.
Bianca vive a Washington e si dedica con tutte le sue
forze a una istituzione per la difesa della donna, Elisabetta
lavora nella ONG Cooperación Internacional; Paolo,
professore universitario a Edimburgo, è stato di
recente in Libano per un campo di lavoro...
Il
novello sacerdote ha studiato giornalismo nellUniversità
di Navarra. Suo padre, che è ingegnere, non vedeva
di buon occhio che il figlio intraprendesse studi così
poco definiti: lo consigliò quindi
di studiare qualcosaltro che gli garantisse
di guadagnarsi il pane. Ciò nonostante ha
proseguito gli studi fino al conseguimento del dottorato
nel 1999.
Dopo
aver seguito il Master of Science della Chicago North-Western
University e avendo ottenuto la licenza in Teologia, Giuseppe
Maria ha cominciato a lavorare come docente della facoltà
di Comunicazione Sociale Istituzionale della Pontificia
Università della Santa Croce a Roma. Svolge lezioni
di Fondamenti di Comunicazione Istituzionale. Ci
proponiamo di formare persone capaci di informare sulla
Chiesa, sia di fronte allopinione pubblica in generale,
sia di fronte alla Chiesa stessa, spiega Giuseppe
Maria. Tra breve, come frutto delle sue ricerche, pubblicherà
il libro Creare entusiasmo nella propria istituzione.
La comunicazione interna negli enti senza fine di lucro.
In
facoltà Giuseppe Maria ha trovato spesso allievi
scoraggiati di fronte alle opinioni fortemente critiche
verso i valori cristiani di alcuni settori sociali o allatteggiamento
di certi mezzi di comunicazione. Talvolta essere
cristiano non è facile. Sono solito dire ai miei
alunni che devono alimentare il vigore giovanile dei loro
ideali, preservare i modelli positivi che hanno radicato
nella coscienza in quanto cristiani e coltivare la speranza,
perché in realtà tutto ciò è
più appagante di tutto loro del mondo, e
poi assicurerà loro la felicità, così
dichiara il nuovo sacerdote.