Trapattoni,
cattedra di etica all'Opus Dei
Ha
sempre amato lo sport, soleva paragonare la lotta interiore
ad una competizione. Il suo esempio ci invita a cercare
un cristianesimo più coerente ed impegnato".
Parole,
queste, che il Trap pronunciò all'indomani della
beatificazione di monsignor Escrivà de Balaguer,
il fondatore dell'Opus Dei -, sottolinenando il messaggio
"di un beato particolarmente vicino agli sportivi".
E ora, in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico
dell'"Accademia dei Ponti", il centro universitario
fiorentino dell'Opus Dei, Giovanni Trapattoni sarà
chiamato a parlare proprio dei "valori etici nello
sport": l'appuntamento è per sabato prossimo
alle 15,30 nel Salone dei Cinquecento, alla presenza di
Ginolo Ginori Conti, presidente dell'Artes e di Cosimo
Di Fazio, direttore della stessa Accademia.
Dopo
Leonardo Mondadori, dopo il rettore della Scuola Normale
di Pisa, adesso tocca all'allenatore della Fiorentina
aprire l'anno dell'Accademia dei Ponti su un tema che,
peraltro, gli è particolarmente caro e che lo stesso
padre Escrivà ha sempre messo ai primi posti.
"Il vero sportivo - scriveva il Beato - non lotta
per ottenere una sola vittoria, e al primo tentativo.
Si prepara, si allena per molto tempo, con fiducia e serenità;
prova una volta e un'altra e anche se al principio non
ha successo, insiste con tenacia, fino a superare l'ostacolo".
Parole
che lo stesso Trap ha fatto sue nel corso degli anni e
che non ha mai mancato di sottolineare: "Escrivà
ha insegnato a tanti che praticavano lo sport - ebbe a
dire il Mister viola in qualità di promotore della
beatiticazione di Balaguer - che i loro sforzi negli allenamenti
e nelle gare, la convienza con i loro compagni, la stima
degli avversari, l'umiltà nelle vittorie e la serenità
nelle sconfìtte sono una via concreta per arrivare
a Dio e servire tutti gli uomini".
E ancora nella sua Via Crucis il Beato sosteneva che "Gesù
voleva essere innalzato proprio lì, nel rumore
delle fabbriche e delle officine, nel silenzio delle biblioteche,
nel frastuono delle strade, nell'intimità delle
famiglie, negli stadi". La cerimonia si concluderà
con la celebrazione della Santa messa alle 18, nella Chiesa
di San Simone.