Il
beato Josemaría Escrivá e Nostra Signora
Il
17 maggio 1992, il Santo Padre beatificò monsignor
Josemaría Escrivá in una cerimonia a San
Pietro. La beatificazione era un'approvazione della spiritualità
dell'Opus Dei (letteralmente, il Lavoro di Dio), fondato
dal beato Escrivá, come un modello esemplare per
i laici per inseguire la santità impegnati nelle
attività di tutti i giorni in mezzo al mondo.
Il
processo di beatificazione cominciò sei anni dopo
la sua morte, nel 1975. Ebbe fine con una dichiarazione
dell'eroicità delle virtù nell'aprile del
1990 e con l'approvazione dalla Congregazione per le cause
dei Santi nel 1991 della guarigione miracolosa di una
monaca Carmelitana spagnola da una malattia fatale attraverso
l'intercessione di Monsignor Escrivá.
Il
beato Escrivá era un gigante spirituale innamorato
di Maria e con una particolare devozione a Nostra Signora
di Fatima. Il beato nacque nel 1902 in Barbastro, Spagna,
fu ordinato prete nel 1925 e fondò l'Opus Dei il
2 ottobre 1928, la festa degli Angeli Custodi, mentre
stava facendo il suo ritiro annuale a Madrid.
Monsignor
Escrivá visse a Roma dal 1946 fino alla sua morte,
il 26 giugno 1975, sorvegliando la crescita dell'Opus
Dei. Durante questi anni, l'Opera si sparse nei cinque
continenti e arrivò a contare oltre sessantamila
membri e un migliaio di preti. Dopo la morte del fondatore,
l'Opus Dei è diventata la prima prelatura personale
della Chiesa sotto il suo successore, il Prelato Vescovo
Alvaro del Portillo.
Il
beato Escrivá scrisse nel suo best seller spirituale
"Cammino": "L'amore per Nostra Signora
è prova di buono spirito, nelle opere e negli individui.
Non ti fidare delle imprese che mancano di questa caratteristica."
La sua vita fu caratterizzata da una eccezionale devozione
alla Vergine Maria fin dalla tenera età. Attraverso
i suoi anni di seminario, e nel periodo precedente al
1928, cercò particolarmente l'aiuto di Nostra Signora
per scoprire precisamente quello che Dio voleva da lui.
Il risultato fu l'Opus Dei. Ancora più importante,
nel corso degli anni estese il suo amore per Nostra Signora
ai milioni di persone su cui esercitò la sua influenza
spirituale, in tutto il mondo. Suggeriva di pregare il
Rosario quotidianamente, così come il Memorare,
di portare lo Scapolare di Nostra Signora del Monte Carmelo,
di recitare tre Ave Maria prima di andare a letto, l'Angelus
a mezzogiorno - per non dire delle frequenti invocazioni
a Maria, della produzione di millioni di immagini della
Nostra Benedetta Madre e dei pellegrinaggi regolari a
molti santuari dedicati a Maria.
Aveva
una relazione particolare con Nostra Signora di Fatima.
Secondo le parole del vescovo Alberta Cosme de Amaral
di Leiria-Fatima: "Negli anni Quaranta fece le sue
prime visite in Portogallo, al fine di fondare l'Opus
Dei nel nostro paese, che così tanto amò
e che gli piacque chiamara "Terra di Maria".
Per lui, venire in Portogallo era lo stesso che andare
a Fatima e là, nella Cova da Iria, dedicò
i primi frutti dell'Opera Dei, destinato a produrre lavoro
meraviglioso fra i portoghesi di tutte le condizioni sociali."
Suor
Lucia
"Nei tardi anni Trenta visitò suor Lucia,
a quel tempo monaca doroteana, che comprese ammirabilmente
lo spirito dell'Opus Dei: la santità nella vita
ordinaria di tutti i giorni. Per un membro dell'Opus Dei,
la cella è la strada. Come Carmelitana a Coimbra,
ricevette molte visite da parte del Fondatore dell'Opus
Dei, che amava ardentemente la vita religiosa e particolarmente
gli ordini contemplativi. Il Carmelo di San Teresa a Coimbra
ed la Cova da Iria erano fermate obbligatorie per monsignor
Escrivá, profondamente mariano e contemplativo."
La
beatificazione di monsignor Escrivá ha molto amplificato
il messaggio che la Chiesa ha bisogno di milioni di anime
consacrate a Maria che vivano vite sante in mezzo al mondo.
Una delle aspirazioni preferite dal beato Escrivá
era: "Tutti con Pietro, a Gesù attraverso
Maria".