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Data: luglio/agosto 1997
Autore: father C. John McCloskey III, STD
Fonte: Soul Magazine
Editore: -

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Il beato Josemaría Escrivá e Nostra Signora

Il 17 maggio 1992, il Santo Padre beatificò monsignor Josemaría Escrivá in una cerimonia a San Pietro. La beatificazione era un'approvazione della spiritualità dell'Opus Dei (letteralmente, il Lavoro di Dio), fondato dal beato Escrivá, come un modello esemplare per i laici per inseguire la santità impegnati nelle attività di tutti i giorni in mezzo al mondo.

Il processo di beatificazione cominciò sei anni dopo la sua morte, nel 1975. Ebbe fine con una dichiarazione dell'eroicità delle virtù nell'aprile del 1990 e con l'approvazione dalla Congregazione per le cause dei Santi nel 1991 della guarigione miracolosa di una monaca Carmelitana spagnola da una malattia fatale attraverso l'intercessione di Monsignor Escrivá.

Il beato Escrivá era un gigante spirituale innamorato di Maria e con una particolare devozione a Nostra Signora di Fatima. Il beato nacque nel 1902 in Barbastro, Spagna, fu ordinato prete nel 1925 e fondò l'Opus Dei il 2 ottobre 1928, la festa degli Angeli Custodi, mentre stava facendo il suo ritiro annuale a Madrid.

Monsignor Escrivá visse a Roma dal 1946 fino alla sua morte, il 26 giugno 1975, sorvegliando la crescita dell'Opus Dei. Durante questi anni, l'Opera si sparse nei cinque continenti e arrivò a contare oltre sessantamila membri e un migliaio di preti. Dopo la morte del fondatore, l'Opus Dei è diventata la prima prelatura personale della Chiesa sotto il suo successore, il Prelato Vescovo Alvaro del Portillo.

Il beato Escrivá scrisse nel suo best seller spirituale "Cammino": "L'amore per Nostra Signora è prova di buono spirito, nelle opere e negli individui. Non ti fidare delle imprese che mancano di questa caratteristica." La sua vita fu caratterizzata da una eccezionale devozione alla Vergine Maria fin dalla tenera età. Attraverso i suoi anni di seminario, e nel periodo precedente al 1928, cercò particolarmente l'aiuto di Nostra Signora per scoprire precisamente quello che Dio voleva da lui. Il risultato fu l'Opus Dei. Ancora più importante, nel corso degli anni estese il suo amore per Nostra Signora ai milioni di persone su cui esercitò la sua influenza spirituale, in tutto il mondo. Suggeriva di pregare il Rosario quotidianamente, così come il Memorare, di portare lo Scapolare di Nostra Signora del Monte Carmelo, di recitare tre Ave Maria prima di andare a letto, l'Angelus a mezzogiorno - per non dire delle frequenti invocazioni a Maria, della produzione di millioni di immagini della Nostra Benedetta Madre e dei pellegrinaggi regolari a molti santuari dedicati a Maria.

Aveva una relazione particolare con Nostra Signora di Fatima. Secondo le parole del vescovo Alberta Cosme de Amaral di Leiria-Fatima: "Negli anni Quaranta fece le sue prime visite in Portogallo, al fine di fondare l'Opus Dei nel nostro paese, che così tanto amò e che gli piacque chiamara "Terra di Maria". Per lui, venire in Portogallo era lo stesso che andare a Fatima e là, nella Cova da Iria, dedicò i primi frutti dell'Opera Dei, destinato a produrre lavoro meraviglioso fra i portoghesi di tutte le condizioni sociali."

Suor Lucia
"Nei tardi anni Trenta visitò suor Lucia, a quel tempo monaca doroteana, che comprese ammirabilmente lo spirito dell'Opus Dei: la santità nella vita ordinaria di tutti i giorni. Per un membro dell'Opus Dei, la cella è la strada. Come Carmelitana a Coimbra, ricevette molte visite da parte del Fondatore dell'Opus Dei, che amava ardentemente la vita religiosa e particolarmente gli ordini contemplativi. Il Carmelo di San Teresa a Coimbra ed la Cova da Iria erano fermate obbligatorie per monsignor Escrivá, profondamente mariano e contemplativo."

La beatificazione di monsignor Escrivá ha molto amplificato il messaggio che la Chiesa ha bisogno di milioni di anime consacrate a Maria che vivano vite sante in mezzo al mondo. Una delle aspirazioni preferite dal beato Escrivá era: "Tutti con Pietro, a Gesù attraverso Maria".

 

 

 

Josemaría Escrivá