1939/1945
- Ritorno a Madrid ed espansione dell'apostolato in Spagna
1939
Il 28 marzo il Beato rientra a Madrid in un
autocarro con le prime truppe di liberazione. La Residenza di via
Ferraz 16 è stata distrutta dai bombardamenti, ma questo non
gli impedisce di dare subito nuovo slancio all'apostolato. Nel giro di
pochi mesi egli apre una nuova Residenza universitaria in via Jenner.
Nel frattempo ha ceduto gratuitamente l'appartamento che occupava come
Rettore del Patronato de Santa Isabel alla comunità delle
Agostiniane recollette, il cui convento è stato seriamente
danneggiato dalla guerra.
In condizioni materiali di grave disagio, compie frequenti viaggi in
diversi capoluoghi di provincia, dove entra in contatto con numerose
persone e promuove l'inizio di attività apostoliche stabili.
Il Signore benedice la sua fede e gli dona ben presto nuove vocazioni.
In dicembre, compiendo l'antica promessa fatta a suo padre, consegue il
dottorato in Diritto all'Università di Madrid.
1940-1942
II Signore permette che si scatenino aspre incomprensioni nel confronti
del fondatore: viene accusato di eresia, di aver fondato una setta
segreta, di voler soppiantare gli ordini religiosi; è
denunciato al Tribunale per la repressione della massoneria. Egli
perdona di tutto cuore coloro che ostacolano i suoi apostolati: prega
per loro, annoverandoli fra i suoi benefattori; è persuaso
che agiscano in buona fede. Continua serenamente il suo lavoro, ma
soffre perché queste ingiuste dicerie offendono Dio e per il
danno che arrecano alle anime e alla Chiesa. Invita i suoi figli a
tacere, perdonare e sorridere; li esorta a non rispondere agli attacchi
di cui sono fatti segno e a non mancare alla carità neppure
con il pensiero. Accoglie gioiosamente la Croce come una benedizione
divina e come occasione di purificazione.
Il
vescovo di Madrid, nell'intento di creare un argine a questa dolorosa
situazione, decide di procedere a una prima approvazione canonica in
scriptis dell'Opus Dei. Il Beato non lo ha mai sollecitato in questo
senso, dato che nella legislazione ecclesiastica vigente non esiste una
figura che rispecchi adeguatamente il carisma fondazionale, ma
obbedisce e presenta a mons. Eijo y Garay la relativa istanza e i
Regolamenti dell'Opus Dei. Così, il 19 marzo 1941
l'Opera è approvata come Pia unione. Parallelamente al
diffondersi delle maldicenze, si estende anche la fama di
santità del Beato: molti vescovi lo invitano a predicare gli
esercizi spirituali al clero della loro diocesi, ai seminaristi e ai
laici delle organizzazioni cattoliche; richieste analoghe gli giungono
dai superiori di diversi ordini e congregazioni religiose. Ed egli
percorre tutto il Paese, svolgendo un solerte e abnegato servizio
ecclesiale: si contano a migliaia i sacerdoti che ascoltano la sua
parola e ricevono a uno a uno la luce dei suoi consigli durante gli
esercizi.
Mentre il Beato predica a Lérida gli esercizi spirituali al
vescovo e al clero diocesano, a Madrid muore improvvisamente sua madre.
È il 22 aprile 1941. La signora Dolores
aveva trascorso gli ultimi anni della sua vita prodigandosi a sostenere
l'apostolato del figlio: aiutata dalla figlia Carmen, si era presa cura
dell'amministrazione domestica dei primi Centri dell'Opus Dei.
Nel mese di luglio il Beato apre a Madrid il primo Centro femminile
dell'Opus Dei, in via Jorge Manrique. Il Beato pensa già al
futuro sviluppo dell'Opera e lo vuole caratterizzato da quell impronta
di romanità che costituisce una sua caratteristica
essenziale fin dal momento della fondazione: invia due figli suoi a
Roma, a studiare e conseguire una laurea ecclesiastica presso il
Pontificio Ateneo Lateranense.
1943
II 14 febbraio, mentre celebra la santa Messa nel
Centro di via Jorge Manrique, a Madrid, grazie a una speciale
illuminazione divina, trova la soluzione giuridica, invano cercata fino
ad allora, che rende possibile l'ordinazione sacerdotale di membri
laici dell'Opus Dei e la loro disponibilità all'assistenza
spirituale degli altri membri e delle attività apostoliche
promosse dall'Opera. Il Beato fonda così la
Società Sacerdotale della Santa Croce, inseparabilmente
unita all'Opus Dei, e stabilisce che ordinariamente i suoi figli
ricevano il presbiterato dopo aver esercitato per anni la propria
professione civile e aver portato a termine gli studi teologici,
compreso il dottorato ecclesiastico. Dietro consiglio del vescovo di
Madrid, e di altri vescovi ed ecclesiastici, il Beato decide di
compiere un altro passo nel cammino giuridico dell'Opera e manda a Roma
l'ing. Alvaro del Portillo, allo scopo di preparare l'erezione
canonica. Con il nihil obstat della Santa Sede (11 ottobre 1943),
la Società Sacerdotale della Santa Croce viene canonicamente
eretta dal vescovo di Madrid l'8 dicembre.
1944
Il 25 giugno, mons. Eijo y Garay ordina i primi tre
sacerdoti dell'Opus Dei: don Alvaro del Portillo, don José
María Hernández de Garnica e don José
Luis Mùzquiz. Tutti e tre sono ingegneri e da anni stanno
portando avanti gli studi ecclesiastici; la loro preparazione
spirituale e pastorale è stata curata personalmente dal
fondatore. Fino a questo momento il Beato è stato l'unico
sacerdote dell'Opera e la formazione spirituale dei membri è
ricaduta interamente sulle sue spalle: ora, grazie al ministero dei
nuovi presbiteri, egli può ampliare le iniziative
apostoliche e formative.
Nello stesso anno, pubblica un approfondito studio teologico-giuridico
intitolato La Abadesas de las Huelgas. Agli inizi di ottobre egli
predica gli esercizi alla comunità agostiniana del monastero
dell'Escorial e qui viene colpito da una forma acuta di diabete
mellito. Nonostante la gravità della malattia, non allenta
la propria incessante attività sacerdotale.
1945
II Beato apre Residenze universitarie in diversi capoluoghi spagnoli e
compie tre viaggi in Portogallo, allo scopo di predisporre l'immediato
inizio di attività apostoliche stabili.