1928/1936 - Fondazione e primi passi dell'Opus Dei
1928
Il 2 ottobre il Beato sta partecipando agli esercizi
spirituali nella Casa centrale dei Missionari di San Vincenzo de'
Paoli, a Madrid. Qui, mentre si trova raccolto in preghiera nella sua
stanza, il Signore gli fa vedere compiutamente la missione di cui da
circa undici anni egli ha cominciato a sentire i presagi: in quel
preciso momento don Josemaría Escrivá accetta il
volere divino e nella sua anima nasce l'Opus Dei. È la data
della fondazione. Si apre così nella Chiesa un nuovo cammino
diretto a promuovere fra le persone di tutte le classi sociali, e
specialmente fra gli intellettuali, la ricerca della santità
e la realizzazione dell'apostolato mediante la santificazione del
lavoro professionale e il compimento dei doveri ordinari del cristiano,
in mezzo al mondo e senza cambiare di stato. Il fondatore getta le
fondamenta su cui dovrà crescere l'Opera di Dio in un eroico
spirito di preghiera e di mortificazione, intensifica la propria
attività pastorale e comincia a cercare persone che possano
comprendere e vivere l'ideale ricevuto in affidamento dal Signore.
1930
II 14 febbraio, mentre sta celebrando la santa
Messa, il Signore gli fa capire che anche le donne dovranno far parte
dell'Opus Dei. A poco a poco sorgono le prime vocazioni all'Opus Dei,
fra le quali spicca quella di Isidoro Zorzano, un vecchio compagno di
scuola del Beato, che chiede l'ammissione il 24 agosto 1930;
morirà il 15 luglio 1943, in fama di
santità. L'11 ottobre 1948, nella diocesi
di Madrid-Alcalá, inizierà il suo processo di
beatificazione. Ma questi inizi sono anche contraddistinti
dall'assoluta carenza di mezzi umani che accompagna
l'attività del Beato, dalla difficoltà di aprire
un varco a un messaggio così nuovo, dalla solitudine del
fondatore: molte anime si accostano a lui, attratte dalla sua
santità di vita e dal vigore della sua predicazione, ma
presto lo abbandonano intimorite dalla radicalità
dell'impegno cristiano che egli propone.
1931
II Signore sostiene il fondatore e lo guida in questi primi passi:
numerose grazie straordinarie e locuzioni interiori vengono a
confermarlo e a dargli una comprensione sempre più profonda
del carisma fondazionale, delle sue principali implicazioni teologiche
e ascetiche e delle conseguenze istituzionali in cui dovrà
tradursi con il tempo. Il 14 aprile si instaura in
Spagna un nuovo regime politico repubblicano, che sostituisce la
monarchia. Nel Paese si avvertono i sintomi della diffusione dell'odio
antireligioso: agli incendi di chiese e conventi incominciati nel mese
di maggio, seguono altri numerosi episodi di violenza: si verificano
gravi vessazioni nei confronti degli ordini religiosi e la Compagnia di
Gesù è dissolta. Il Beato accentua le proprie
penitenze, in espiazione per tutto il settarismo e per l'ignoranza
delle masse su cui fa leva la propaganda laicista. Vede con sempre
maggiore urgenza la necessità di diffondere in tutti gli
strati sociali una conoscenza adeguata della fede. Sempre nel 1931 il
Beato lascia la cappellania del Patronato de Enfermos e diviene
cappellano del Patronato de Santa Isabel. L' 11 dicembre 1934
il Governo della Repubblica lo nominerà rettore del
Patronato, nomina che egli accetterà con il permesso del
vescovo di Madrid e dell'arcivescovo di Saragozza.
Negli
anni che vanno dal 1931 al 1936, periodi di maggiore calma si succedono
a momenti di forte ripresa delle violenze. Malgrado le intimidazioni,
il Beato continua a portare l'abito talare e amplia il proprio
ministero soprattutto nell'assistenza ai malati, incurante dei pericoli
di contagio, e nella catechesi dei bambini nelle borgate di periferia.
In questi apostolati coinvolge anche altre anime, sacerdoti e laici,
attratti dal suo zelo. L'attività che riesce a sostenere
è così estesa che alcuni suoi alunni stentano a
prestar fede alle notizie che circolano in proposito: lo seguono di
nascosto e restano ammirati di ciò che costatano con i
propri occhi. Inoltre, egli passa molte ore nel confessionale e
raggiunge così una vasta cerchia di persone appartenenti a
ogni categoria sociale. Sorgono le prime vocazioni tra le donne.
Il
Signore invia prove al fondatore chiamando a sé alcune fra
le prime vocazioni, su cui egli faceva maggiore affidamento in vista
dell'incipiente sviluppo degli apostolati: il 16 luglio 1932 muore don
José María Somoano, un giovane sacerdote con cui
era entrato in contatto attraverso il ministero negli ospedali; il 5
novembre 1932 viene meno Luis Gordon e l'anno successivo muore
María Ignacia Escobar (13 settembre 1933), una donna
gravemente malata, conosciuta anch'essa in un ospedale, che aveva
offerto la propria vita per l'Opus Dei.
1933
II 21 gennaio il Beato inizia
un'attività formativa per universitari, mirante a condurli a
una solida pratica ascetica e a un'incisiva testimonianza apostolica
nella professione: è il germe iniziale di un apostolato la
cui fecondità si propaga tuttora nel tempo. Egli non ha
ancora una sede in cui ospitare questi incontri, e si deve accontentare
di soluzioni di fortuna.
A dicembre apre l'Accademia DYA, in via Luchana: è la prima
opera apostolica dell'Opus Dei.
1934
Pubblica a Cuenca Consideraciones
espirituales, libro che verrà successivamente ampliato per
comparire, nel 1939, con il titolo di Cammino. Nel 1934 vede la luce
anche Il santo Rosario. Entrambi i volumi avranno straordinaria
diffusione in tutto il mondo (Cammino ha superato i tre milioni di
copie ed è stato definito "l'Imitazione di Cristo dei tempi
moderni").
Nel settembre 1934 l'Accademia DYA viene ampliata, trasferita in via
Ferraz 50 e unita alla prima Residenza per studenti. Il già
vasto apostolato del Beato con gli universitari riceve così
un ulteriore impulso. Il vescovo di Madrid approva e benedice, tramite
il suo vicario generale, le iniziative apostoliche del Beato. Dal 31
marzo 1935, con la venia dell'Ordinario, custodisce il Santissimo
Sacramento nella cappella della Residenza DYA.
1935-1936
II Signore benedice lo zelo del fondatore e gli invia numerose
vocazioni. Il 1° maggio 1935 il Beato, in
compagnia di due suoi figli, compie un pellegrinaggio penitenziale al
santuario della Madonna di Sonsoles (Avila): ha inizio così
una consuetudine che farà parte per sempre delle pratiche di
pietà dei membri dell'Opus Dei nel mese di maggio e del loro
impegno nella diffusione della devozione mariana. Il Beato progetta un
ulteriore ampliamento della Residenza DYA e il suo trasferimento in via
Ferraz 16; inoltre predispone già l'espansione dell'Opus Dei
a Valencia (dove il 20 aprile 1936 compie un
viaggio a questo scopo ed o accolto assai favorevolmente
dall'autorità diocesana) e a Parigi.