Parole
di saluto di mons. Javier Echevarría al Santo Padre
nell'udienza per la canonizzazione di Josemaría
Escrivá in Piazza San Pietro
Beatissimo
Padre,
dieci
anni fa, in questa stessa Piazza, il mio indimenticabile predecessore
quale Prelato dell'Opus Dei, Mons. Álvaro del Portillo,
rivolgeva alla Santità Vostra sentite parole di
ringraziamento dopo la beatificazione di Josemaría
Escrivá. Oggi spetta a me l'onore immeritato di esprimere la
gioia e la gratitudine di migliaia di fedeli e di cooperatori della
Prelatura, nonché di innumerevoli devoti di San
Josemaría Escrivá i quali, a Roma e fuori Roma,
hanno partecipato con intenso giubilo alla cerimonia della
canonizzazione. Grazie, Santo Padre.
Il
solenne riconoscimento della santità di questo servo buono e
fedele, costituito da Dio Nostro Signore quale araldo della chiamata
universale alla santità e all'apostolato nelle circostanze
ordinarie della vita, invita tutti i cattolici ad incontrare Dio nel
compimento dei propri doveri familiari, professionali e sociali.
La
canonizzazione di Josemaría Escrivá è,
senza alcun dubbio, un dono per il mondo intero, perché
sempre avremo bisogno di santi intercessori presso il trono di Dio.
Essa offre un nuovo motivo di fiducia soprattutto ai fedeli laici, che
vedono riaffermata così ancora una volta la propria eccelsa
vocazione di figli di Dio in Cristo, chiamati ad essere perfetti come
il Padre celeste (cfr. Mt 5, 48) nelle circostanze ordinarie della
vita.
Come
ha scritto Vostra Santità nella Lettera apostolica Novo
Millennio ineunte: «È ora di proporre a tutti con
convinzione questa "misura alta" della vita cristiana
ordinaria» (NMI 31). San Josemaría
Escrivá è stato uno di coloro che hanno precorso
i tempi, ricordando la chiamata universale alla santità e
all'apostolato, proclamata con tanta forza dal Concilio Vaticano II.
In
effetti, egli non solo diffuse per il mondo questa dottrina, suffragata
dall'esempio di una lotta ascetica costantemente allegra, ma
aprì nella Chiesa, per Volontà divina, un cammino
di santificazione «vecchio come il Vangelo, e come il Vangelo
nuovo», altro segno eloquente — questo —
della misericordia divina verso gli uomini ed efficace strumento al
servizio della Chiesa per il compimento della missione salvifica.
Milioni
di persone, Santo Padre, sono oggi in festa nel mondo intero, dentro e
fuori i confini visibili della Chiesa. Sono molti, infatti, i non
cattolici e perfino i non cristiani che ammirano la figura di
Josemaría Escrivá e ricorrono ai suoi
insegnamenti come fonte ispiratrice della propria condotta e della
propria attività professionale e sociale. Anche queste
persone hanno ricevuto un impulso di speranza che darà nuovo
slancio al loro impegno per migliorare il nostro mondo, afflitto da
ingiustizie e, allo stesso tempo, desideroso di comprensione e di pace.
Nei
dieci anni trascorsi dalla beatificazione di Josemaría
Escrivá, l'azione apostolica dei fedeli e dei cooperatori
della Prelatura dell'Opus Dei si è estesa in
intensità ed in ampiezza in molti Paesi. Sostenuti dalla
grazia di Dio, essi hanno moltiplicato le iniziative a favore di ogni
tipo di persone, specialmente le più bisognose.
In
occasione del centenario della nascita di San Josemaría
Escrivá, sono state promosse decine di iniziative di
formazione umana e professionale in Paesi in via di sviluppo e in
quartieri poveri di diverse grandi città. Si è
voluto testimoniare così che la ricerca della
santità personale — l'unione con Dio —
è inseparabile dalla sollecitudine — espressa in
opere — per il bene materiale e spirituale dei fratelli.
Prima
di terminare, desidero assicurare a Vostra Santità le
assidue e fervide suppliche per la Persona e per le intenzioni del
Santo Padre che continuamente innalzano al Cielo i fedeli e i
cooperatori dell'Opus Dei nel mondo intero. Affido queste preghiere
alla Santissima Vergine, che oggi ricordiamo in particolare con il
titolo di Madonna del Rosario: arricchite dalla sua mediazione materna
dinanzi a Gesù, esse aiuteranno la Santità Vostra
nel felice compimento della missione di Supremo Pastore della Chiesa.
Santo
Padre, permetta che la ringrazi, ancora una volta, di tutto cuore. Nel
disporci ad accogliere e meditare le Sue parole, e nel farLe gli auguri
a nome di tutti per il prossimo anniversario della Sua elezione a
Successore di Pietro, Le chiedo per i fedeli e i cooperatori della
Prelatura dell'Opus Dei, così come per gli innumerevoli
devoti di San Josemaría Escrivá, e per me stesso,
la fortezza della Benedizione Apostolica.